C.czerny-the Art Of Finger Dexterity-op.740
M.mosca-v.bresciani-s.cafaro-f.caramiell
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La tipologia dello studio ottocentesco fu stabilita una volta per tutte da Cramer, nello Studio per il pianoforte (1804-1810). Per Cramer lo studio è un pezzo relativamente breve, basato su un singolo disegno strumentale, il cui prevalente intento tecnico non deve prescindere da un valido contenuto musicale (a differenza dell'esercizio, che consiste nella mera ripetizione di una formula meccanica). Nello studio crameriano l'unità nel disegno strumentale (che resterà una caratteristica essenziale dello studio ottocentesco) discende a sua volta dal modello bachiano, mentre Domenico Scarlatti fu preso a esempio per la virtuosità della scrittura. Gli studi op. 740 si conformano a questa tipologia in maniera anche più rigida di quelli dello stesso Cramer. Ogni studio è contrassegnato da un titolo che ne indica la virtù pedagogica: Chiarezza nell'agilità (n. 3), Dolce saltellare e staccare (n. 9), Agilità nell'alternare le dita (n. 11), e così via. Czerny, nell'impresa di codificare gli stili e le scritture pianistiche esistenti, si avvalse della propria facilità di scrittura e della propria capacità di imitazione. A un nucleo di studi clementiani (come i numeri 1, 5, 27, 28, 32, 34, 50), dalla sonorità potente e dalle ampie dimensioni, se ne aggiungono altri nello stile più conciso di Cramer (ad es. i nn. 8, 37, 41), mentre l'influenza di Hummel sembra affacciarsi negli studi come i nn. 3, 4, 6, 7, 9, 10,13, 18, 29 e 30, improntati a una scrittura aerea ed elegante. Ma gli studi op. 740 offrono anche esempi di linguaggi musicali al di fuori del genere didattico: echi del Flauto magico si sentono nello studio n. 11, ad esempio, e i nn. 18 e 45 risentono di una dolcezza quasi mendelssohniana. La funzione storica di Czerny non si limitò però alla sistemazione dell'edificio del pianismo classico: studi come i nn. 2, 31, 36 e 50 vanno già in direzione dell'impiego simultaneo di due o più registri per la mano destra: una tecnica che, estranea alla concezione di Clementi e - salvo un pugno di eccezioni- anche a quella di Beethoven, diventerà un contrassegno dello stile del più famoso allievo di Czerny, Franz Listz.
GIUSEPPE TARTINI-INTERPRETI VENEZIANI
INTERPRETI VENEZIANI
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Un CD dedicato a Giuseppe Tartini (1692-1770), da raccomandare agli estimatori del Settecento musicale. L'esecuzione, affidata al complesso di archi Interpreti Veneziani, ricca di espressione e di garbo, è particolarmente apprezzabile nei Concerti per violino, dove viene utilizzato un ?Amati? del 1740, che appartenne allo stesso Tartini ed è oggi conservato a Pirano (Repubblica di Slovenia), nella casa natale del musicista veneto.
C.czerny-the Art Of Finger Dexterity-op.740
M.mosca-v.bresciani-s.cafaro-f.caramiell
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La tipologia dello studio ottocentesco fu stabilita una volta per tutte da Cramer, nello Studio per il pianoforte (1804-1810). Per Cramer lo studio è un pezzo relativamente breve, basato su un singolo disegno strumentale, il cui prevalente intento tecnico non deve prescindere da un valido contenuto musicale (a differenza dell'esercizio, che consiste nella mera ripetizione di una formula meccanica). Nello studio crameriano l'unità nel disegno strumentale (che resterà una caratteristica essenziale dello studio ottocentesco) discende a sua volta dal modello bachiano, mentre Domenico Scarlatti fu preso a esempio per la virtuosità della scrittura. Gli studi op. 740 si conformano a questa tipologia in maniera anche più rigida di quelli dello stesso Cramer. Ogni studio è contrassegnato da un titolo che ne indica la virtù pedagogica: Chiarezza nell'agilità (n. 3), Dolce saltellare e staccare (n. 9), Agilità nell'alternare le dita (n. 11), e così via. Czerny, nell'impresa di codificare gli stili e le scritture pianistiche esistenti, si avvalse della propria facilità di scrittura e della propria capacità di imitazione. A un nucleo di studi clementiani (come i numeri 1, 5, 27, 28, 32, 34, 50), dalla sonorità potente e dalle ampie dimensioni, se ne aggiungono altri nello stile più conciso di Cramer (ad es. i nn. 8, 37, 41), mentre l'influenza di Hummel sembra affacciarsi negli studi come i nn. 3, 4, 6, 7, 9, 10,13, 18, 29 e 30, improntati a una scrittura aerea ed elegante. Ma gli studi op. 740 offrono anche esempi di linguaggi musicali al di fuori del genere didattico: echi del Flauto magico si sentono nello studio n. 11, ad esempio, e i nn. 18 e 45 risentono di una dolcezza quasi mendelssohniana. La funzione storica di Czerny non si limitò però alla sistemazione dell'edificio del pianismo classico: studi come i nn. 2, 31, 36 e 50 vanno già in direzione dell'impiego simultaneo di due o più registri per la mano destra: una tecnica che, estranea alla concezione di Clementi e - salvo un pugno di eccezioni- anche a quella di Beethoven, diventerà un contrassegno dello stile del più famoso allievo di Czerny, Franz Listz.
Parade
Trio Chitarristico Di Roma
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Questo cd propone un itinerario che attraversa ambienti e contesti culturali diversi , quali il teatro, il café-chantant, il folclore e il cinema, attingendo dal patrimonio compositivo tedesco, francese, latino-americaneo e italiano. Il proposito collaterale è quello di mettere in evidenza lo spirito caratteristico di ogni singola area culturale. Il percorso parte da alcune canzoni del dissacratorio Kurt Weill per proseguire con un trittico che accosta tre autori i quali furono uniti per un certo tempo da un vincolo di affinità umana e artistica: Eric Satie, George Uric e Francis Poulenc. Quindi, segue un'incursione nell'area latino americana, con brani di Manuel Maria Ponce e Heitor Villa Lobos. Chiude il programma una fantasia su musiche per film di Nino Rota. Il Trio Chitarristico di Roma, formato da Fabio Renato D'Ettorre, Marco Cianchi e Fernando Lepri, nasce nel 1983 con l'intento di diffondere il repertorio esistente per questo insolito organico e , al contempo, di proporre la rivisitazione in chiave chitarristica di opere destinate in origine ad altri strumenti. Ha tenuto concerti in tutta Europa, figurando in cartellone con artisti di fama internazionale. Per la Musikstrasse ha realizzato anche "Recital" e "Rara" Musica del '900".
ITALIAN ORGAN WORKS
LUCA SALVADORI
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Luca Salvadori esegue alcuni brani per organo composti da Respighi, Martucci, Busoni, Alfano e altri autori.
Ave Maria 3
Vari
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Il terzo volume della serie "Ave Maria" - spiritualità e fede nei grandi della musica.
SAVERIO MERCADANTE-CHAMBER WORKS
POLIMNIA ENSEMBLE
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LUIGI BOCCHERINI-6 QUINTETTI OP.56
QUARTETTO ELISA-PIERO BARBARESCHI
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i Sei Quintetti con pianoforte op. 56 sono frutto dell'estrema stagione creativa di Luigi Boccherini. Ognuna di queste opere è stata concepita per differenziarsi da tutte le altre, nel suono complessivo, nell'andamento ritmico, nella conduzione armonica. La costruzione della forma si basa sempre sull'evento imprevedibile e sulla sorpresa. Le opere vengono qui eseguite da Piero Barbareschi(piano) e dal Quartetto Elisa.
Ave Maria 3
Vari
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Il terzo volume della serie "Ave Maria" - spiritualità e fede nei grandi della musica.
GEORGE GERSHWIN - THE COMPLETE PIANO WORKS
MASSIMILIANO DAMERINI
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Torna, in una nuova edizione, l?album che raccoglie tutto il repertorio pianistico di George Gershwin. Con espressione ritmica e virtuosistica, il Maestro Massimiliano Damerini ripercorre il vario e complesso percorso del celebre musicista americano, eseguendo pagine che sono in perfetto equilibrio tra il jazz, la musica leggera e la musica colta, ulteriore testimonianza di un talento sfaccettato e versatile.
LUIGI BOCCHERINI- GUITAR WORKS
FERNANDO LEPRI
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GIUSEPPE TARTINI-VIOLIN CONCERTOS
INTERPRETI VENEZIANI
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Questo cd raccoglie i concerti per violino di Giuseppe Tartini, figura molto importante nella situazione delle scuole strumentali italiane della seconda metà del Settecento. Tartini, pur mantenendo un alto grado di virtuosismo, prende le distanze dalla tradizione barocca e anticipa alcuni climi espressivi che saranno propri del classicismo. Gli Interpreti veneziani, nati nel 1987 su iniziativa di Paolo Cognolato, sono stati protagonisti di un ciclo tartiniano in Venezia e Pirano, suonando nell'occasione un violino appartenuto a Giuseppe Tartini.
PRIMADONNA-BEL CANTO ITALIANO
VARI
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Si tratta della registrazione live del concerto, trasmesso in diretta televisiva nell'estate del 1991, in cui otto celebri soprano si sono esibite nella suggestiva Piazza S. Marco di Venezia. Un evento spettacolare ed unico raccolto in un CD di interesse storico. Daniela Dessì, Mariella Devia, Cecilia Gasdia, Raina Kabaivanska, Katia Ricciarelli, Luciana Serra, Lucia Valentini-Terrani, Renata Scotto. Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, direttore Daniel Oren.
FABIO BIDINI PLAYS CHOPIN AND SCHUBERT
FABIO BIDINI
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Questo cd contiene un omaggio di Fabio Bidini alla musica di Chopin e Shubert. Nato nel 1968, Fabio Bidini inizia i suoi studi musicali all'età di 4 anni. Si diploma nel 1985 al Conservatorio di S. Cecilia a Roma. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale incluso il premio "Muzio Clementi" a Firenze e il terzo premio "A. Casagrande" a terni nel 1984. Secondo classificato al premio internazionale "Tommasoni" a Koln nel 1986. Secondo classificato a Pretoria nel 1988. Terzo al premio "F.Busoni" nel 1988. Primo classificato al premio "Città di Marsala" in 1989. Ogni anno Fabio Bidini è in tour (Sudafrica, Germania, Austria ecc) e insegna anche nelle scuole più prestigiose. Ha eseguito numerose performance in numerosi concerti in Italia accompagnato da orchestra ed è stato inserito nelle line-up di prestigiosi eventi, come the American Synphonic Orchestra, the Bolzano and Trento Haydn, the State South Africa Orchestra. Ha registrato diversi spettacoli per radio e televisione. Ha studiato composizione per conto suo.
Parade
Trio Chitarristico Di Roma
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Questo cd propone un itinerario che attraversa ambienti e contesti culturali diversi , quali il teatro, il café-chantant, il folclore e il cinema, attingendo dal patrimonio compositivo tedesco, francese, latino-americaneo e italiano. Il proposito collaterale è quello di mettere in evidenza lo spirito caratteristico di ogni singola area culturale. Il percorso parte da alcune canzoni del dissacratorio Kurt Weill per proseguire con un trittico che accosta tre autori i quali furono uniti per un certo tempo da un vincolo di affinità umana e artistica: Eric Satie, George Uric e Francis Poulenc. Quindi, segue un'incursione nell'area latino americana, con brani di Manuel Maria Ponce e Heitor Villa Lobos. Chiude il programma una fantasia su musiche per film di Nino Rota. Il Trio Chitarristico di Roma, formato da Fabio Renato D'Ettorre, Marco Cianchi e Fernando Lepri, nasce nel 1983 con l'intento di diffondere il repertorio esistente per questo insolito organico e , al contempo, di proporre la rivisitazione in chiave chitarristica di opere destinate in origine ad altri strumenti. Ha tenuto concerti in tutta Europa, figurando in cartellone con artisti di fama internazionale. Per la Musikstrasse ha realizzato anche "Recital" e "Rara" Musica del '900".
KZ MUSIK VOL.1
A.DE LEONARDIS/L.GRANATIERO/L.APRILE/A.S
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GIUSEPPE TARTINI-VIOLIN CONCERTOS
INTERPRETI VENEZIANI
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Questo cd raccoglie i concerti per violino di Giuseppe Tartini, figura molto importante nella situazione delle scuole strumentali italiane della seconda metà del Settecento. Tartini, pur mantenendo un alto grado di virtuosismo, prende le distanze dalla tradizione barocca e anticipa alcuni climi espressivi che saranno propri del classicismo. Gli Interpreti veneziani, nati nel 1987 su iniziativa di Paolo Cognolato, sono stati protagonisti di un ciclo tartiniano in Venezia e Pirano, suonando nell'occasione un violino appartenuto a Giuseppe Tartini.
GIUSEPPE TARTINI-VIOLIN CONCERTOS
INTERPRETI VENEZIANI
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Questo cd raccoglie i concerti per violino di Giuseppe Tartini, figura molto importante nella situazione delle scuole strumentali italiane della seconda metà del Settecento. Tartini, pur mantenendo un alto grado di virtuosismo, prende le distanze dalla tradizione barocca e anticipa alcuni climi espressivi che saranno propri del classicismo. Gli Interpreti veneziani, nati nel 1987 su iniziativa di Paolo Cognolato, sono stati protagonisti di un ciclo tartiniano in Venezia e Pirano, suonando nell'occasione un violino appartenuto a Giuseppe Tartini.
CASTELNUOVO TEDESCO-GUITAR CHAMBER MUSIC-SERIE AGORA'
ARTURO TALLINI
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I sei Quintetti con pianoforte op.56 appartengono, come la serie consimile all'op.57, all'estrema stagione creativa di Boccherini: come tali, beneficiano delle informazioni che l'autore, da Madrid, inviò per lettera all'editore Pleyel a Parigi. Veniamo così a sapere che, dall'invio di questi Quintetti all'editore, Boccherini si riprometteva un certo successo editoriale, vista la moda parigina per il pianoforte. Ma sappiamo anche che quegli stessi Quintetti avevano visto la luce, nella Madrid di quegli anni e nel palazzo del marchese Benavente, nella versione per archi e chitarra: una sorta di versione privata, destinata alla predilezione - fors'anche alla bravura - chitarristica del padrone di casa. Alcune versioni per chitarra sono andate perdute. Le versioni per pianoforte hanno quindi il merito di averci garantito la conoscenza di opere altrimenti perdute. In ognuna di queste opere la costruzione della forma si basa sull'evento imprevedibile, sulla sorpresa, sul gioco della fantasia, cioè tutto il contrario della prevedibilità e della convenzione. Perchè questo avvenga l'esecuzione deve esaltare la sempre diversa disposizione di luci e ombre, di stasi e movimento.
GEORGE GERSHWIN-THE COMPLETE PIANO WORKS
MASSIMILIANO DAMERINI
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L?album raccoglie in due cd tutto il repertorio pianistico di George Gershwin. Con espressione ritmica e virtuosistica, il Maestro Massimiliano Damerini ripercorre il vario e complesso percorso del celebre musicista americano, eseguendo pagine che sono in perfetto equilibrio tra il jazz, la musica leggera e la musica colta, ulteriore testimonianza di un talento sfaccettato e versatile.